Raggi e Siri: "Dimettiti prima tu che a me vien da ridere"
Dimettiti! No, sei tu che ti devi dimettere. Non si è ancora arrivati al botta e risposta diretto, ma nella vicenda Siri-Raggi manca davvero solo quello. Prima è arrivata la notizia che il sottosegretario leghista Armando Siri era indagato per corruzione: avrebbe incassato tangenti per favorire un imprenditore in odore di mafia, e subito l'anima grillina di governo, per bocca nientemeno che di Luigi Di Maio, ne ha chiesto la testa.
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