Andrea Angeli

Data journalist | Web editor, Chianciano Terme

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Tutti gli ecobonus del 2018

Con il nuovo anno scattano alcune importanti novità per quanto riguarda gli ecobonus. Le agevolazioni fiscali variano in base alla tipologia di intervento e al grado di efficientamento energetico conseguito. Detrazioni maggiori sono inoltre previste per i condominii che decidono di avviare lavori di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico degli edifici.

Ecobonus 2018, ecco tutte le novità

La Legge di Bilancio (legge n. 205/2017) pubblicata in G.U. n. 302, del 29 dicembre 2017 ha prorogato per tutto il 2018 i bonus previsti per la riqualificazione energetica delle abitazioni introducendo al contempo delle variazioni che mirano ad agevolare gli interventi ampliando la platea dei potenziali beneficiari. In pratica i nuovi ecobonus presentano una serie di benefici fiscali proporzionali che premiano l'efficienza energetica e le migliori prestazioni in termini di riduzione delle emissioni. Le modifiche apportate alla normativa rendono dunque necessario un approfondimento per comprendere al meglio le novità introdotte.

Innanzitutto, a differenza degli anni precedenti, in cui tutti i lavori di efficientamento energetico beneficiavano di una detrazione fiscale del 65%, le nuove norme stabiliscono percentuali differenti in ragione delle varie tipologie di intervento. Confronta le tariffe gas più convenienti

Tutti gli ecobonus previsti

Ecobonus al 65%. È previsto per l'installazione di caldaie a gas a condensazione tecnologicamente più avanzate cioè di classe energetica A e con sistemi di termoregolazione evoluti (cioè le valvole dei termosifoni). Lo stesso incentivo è riservato anche per gli apparecchi ibridi per il riscaldamento, costituiti da una pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, purché si tratti di apparecchi assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti per funzionare in abbinamento tra di loro. Una detrazione fiscale del 65% è prevista anche per la posa in opera di micro-cogeneratori, ovvero sistemi caratterizzati da un unico dispositivo, in grado di produrre energia elettrica e calore per un impianto di piccola taglia. In questo caso, tuttavia, l'incentivo è limitato a un importo massimo della detrazione di 100.000 euro, purché sia assicurato un risparmio energetico di almeno il 20%. Infine rimangono inclusi, tra gli incentivi al 65% i lavori di riqualificazione energetica degli edifici esistenti. In pratica si tratta di tutti quegli interventi di isolamento termico dell'edificio confermati negli anni nonché dell'istallazione di impianti solari; Ecobonus al 50%. Tra gli incentivi confermati anche quelli per l'installazione di finestre comprensive di infissi e di schermature solari oppure gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili. Tuttavia in questi casi la detrazione è scesa al 50%. Anche l'acquisto di caldaie a condensazione con efficienza pari alla classe A, ma prive di sistemi di termoregolazione evoluti possono godere del bonus al 50%. Nessun ecobonus, in base alla nuova normativa, è invece previsto nel caso di dispositivi meno performanti (quelli di classe B). Ecobonus dal 70 al 75 %. Tale agevolazione, che è stata prorogata per 5 anni, riguarda gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali. I lavori di efficientamento energetico che riguardino l'involucro dell'edificio con un'incidenza superiore al 25% della superficie lorda godranno di una detrazione del 70%. Se tali interventi riguardano anche il miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva hanno diritto ad una agevolazione maggiore pari al 75%. Superbonus dall'80% all'85%. Tale tipologia di incentivo fiscale può essere richiesta solamente dai condominii per interventi che oltre alla riqualificazione energetica, siano destinati anche alla riduzione del rischio sismico. Occorre però che i condominii siano situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3. Per ottenere una detrazione dell'80% occorre il passaggio a una classe di rischio inferiore, mentre per il bonus del 85% è necessario guadagnare due classi di rischio. La normativa precisa tuttavia che le detrazioni all'80 o all'85 % si applicano su un ammontare massimo di 136.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio e sono ripartite in dieci quote annuali di pari importo. Come ottenere le detrazioni

Occorre ricordare che l'agevolazione fiscale prevista dagli ecobonus permette di ottenere uno sconto Irpef in percentuale sulla spesa sostenuta, nell'anno d'imposta, dal contribuente. In sostanza le detrazioni riducono l'imposta Irpef e sono fruibili presentando il modello 730 o il modello Redditi PF. Tra l'altro possono usufruire delle agevolazioni fiscali anche i familiari conviventi del contribuente che detiene o possiede l'abitazione, nel caso in cui abbiano sostenuto le spese per gli interventi di riqualificazione. Il contribuente per richiedere le detrazioni dove presentare la documentazione necessaria all'ENEA, entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Inoltre, è importante sottolineare, come tutte le spese sostenute debbano essere appropriatamente documentate. A tal fine è necessario conservare le fatture, ricevute fiscali e ricevute di pagamento da esibire in caso di controlli dell'autorità finanziaria.

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